"Lo stato identifica il ristorante come fonte di malattia" [Honolulu Star Bulletin, 16 agosto 2016]
"Embargo statale sospetta capesante" [Honolulu Star Bulletin, 17 agosto 2016]
Il Dipartimento della Salute delle Hawaii ha immediatamente chiuso tutti i ristoranti di sushi Genki a Oahu e Kauai dopo aver stabilito che un grave focolaio di epatite A era probabilmente dovuto alle capesante surgelate importate servite crude in questi ristoranti di entrambe le isole. Alla data di segnalazione, tutti i 168 casi confermati di epatite A erano adulti con insorgenza della malattia tra il 12 giugno e il 1 agosto e 46 casi avevano richiesto il ricovero in ospedale. Le sfide che i ricercatori hanno dovuto affrontare includevano il lungo periodo di incubazione dell'epatite A in cui i sintomi potevano manifestarsi settimane dopo l'esposizione e la difficoltà che i pazienti hanno nel ricordare accuratamente gli alimenti che hanno mangiato (cosa, quando e dove), soprattutto perché la fonte dell'epatite A potrebbe essere qualsiasi numero di frutta, verdura o altri alimenti contaminati e persino uno stretto contatto personale con un vettore.
L'indagine approfondita che ha identificato le capesante contaminate è stata assistita dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie che sono arrivati a Honolulu il 7 agosto e l'ulteriore diffusione dell'epidemia è stata ridotta. Le agenzie statali e federali hanno utilizzato la sperimentazione clinica, a lungo pubblicizzata come il "migliore" progetto di studio standard, per identificare la fonte dell'epidemia alle Hawaii? Chiaramente no. La dottoressa Sarah Park, epidemiologa statale, afferma che il pubblico merita il merito. Un sondaggio pubblicato online dal dipartimento della salute ha ricevuto oltre 5,300 risposte e queste risposte sono state determinanti per identificare la catena di sushi, che da allora ha collaborato pienamente alla distruzione di tutto il loro cibo e forniture usa e getta. Messaggio da portare a casa: gli investigatori dovrebbero utilizzare i progetti di studio più appropriati e fattibili per rispondere alle loro domande di ricerca. La sperimentazione clinica non ha sempre le caratteristiche ottimali* per farlo, e quindi non è sempre la scelta "migliore". Forse il triangolo dovrebbe essere visto in modo meno rigoroso come una gerarchia per apprezzare che ci sono altre scelte "migliori" dall'armamentario degli strumenti di ricerca!
*Vedi Statistiche in piccole dosi n. 3 per le caratteristiche dei principali progetti di studio