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Notizie dall'app NYSORA POCUS

Valutazione dell'ecografia gastrica preoperatoria nei pazienti diabetici con disautonomia

La relazione tra diabete mellito (DM) e svuotamento gastrico ritardato è da tempo una preoccupazione per gli anestesisti, soprattutto a causa dei rischi associati all'aspirazione polmonare durante l'intervento chirurgico. Uno studio recente di Sastre et al., pubblicato nel numero di dicembre 2024 di Anesthesia & Analgesia, fornisce nuove intuizioni su questo problema indagando la prevalenza di stomaco pieno nei pazienti diabetici con e senza disautonomia rispetto ai controlli sani. Questa ricerca fondamentale evidenzia l'importanza dell'ecografia gastrica preoperatoria nella valutazione e nella gestione del rischio. Risultati principali Contesto Lo svuotamento gastrico ritardato è una preoccupazione comune nei pazienti diabetici a causa di una potenziale disfunzione autonomica. Le linee guida tradizionali sul digiuno non sempre tengono conto delle variazioni individuali nello svuotamento gastrico, in particolare nei diabetici. Panoramica dello studio Partecipanti: 289 pazienti sottoposti a chirurgia elettiva: 83 diabetici con disautonomia. 62 diabetici senza disautonomia. 144 controlli sani. Metodologia: è stata eseguita un'ecografia gastrica preoperatoria per valutare il volume gastrico (GV) e il contenuto. È stata utilizzata la scala di classificazione Perlas per classificare il contenuto gastrico. Risultati Prevalenza di stomaco pieno: più alta nei pazienti diabetici con disautonomia (22.9%) rispetto ai diabetici senza disautonomia (16.1%) e ai controlli (13.2%). Residuo gastrico solido: osservato nel 12% dei diabetici con disautonomia, rispetto al 4.8% in quelli senza e al 3.5% nei controlli. Volume gastrico: mentre l'area trasversale antrale (CSA) era maggiore nei diabetici con disautonomia positiva, il GV residuo non era significativamente diverso tra i gruppi. Sintomi di gastroparesi: comuni nei diabetici con disautonomia ma non un predittore definitivo di stomaco pieno. Implicazioni per la pratica clinica Ruolo della disautonomia: lo studio sottolinea la disautonomia come un fattore significativo che contribuisce alla presenza di uno stomaco pieno, piuttosto che il diabete da solo. Utilità dell'ecografia gastrica: l'ecografia è uno strumento affidabile e non invasivo per valutare il contenuto gastrico, consentendo una gestione perioperatoria personalizzata. Rivalutazione delle linee guida: i risultati suggeriscono che le attuali linee guida sul digiuno potrebbero non affrontare adeguatamente i rischi unici nei diabetici con disautonomia. […]

Gennaio 17, 2025

Un nuovo metodo ecografico point-of-care per la valutazione dell'escursione diaframmatica

Uno studio recente pubblicato in Regional Anesthesia and Pain Medicine (2024) introduce un nuovo approccio alla valutazione della funzione diaframmatica mediante ultrasuoni point-of-care (POCUS). Condotta dal dott. Diogo Da Conceicao e dai colleghi del Toronto Western Hospital, questa ricerca confronta un nuovo metodo con due tecniche consolidate, evidenziandone il potenziale per una maggiore accuratezza diagnostica. Contesto Il diaframma, un muscolo cruciale per la respirazione, è spesso interessato durante determinate procedure mediche come i blocchi del plesso brachiale o gli interventi chirurgici che coinvolgono la cavità toracica. I metodi tradizionali per valutare il movimento diaframmatico includono: Escursione della cupola del diaframma (DOD): utilizza un trasduttore curvilineo per misurare il movimento attraverso l'addome mediante la scansione dell'area sottocostale. Frazione di ispessimento della zona di apposizione (ZOA): esamina l'ispessimento diaframmatico durante l'inspirazione con una sonda lineare. Tuttavia, questi metodi presentano delle limitazioni: le misurazioni DOD del lato sinistro sono difficili a causa di una stretta finestra acustica. Le misurazioni dell'ispessimento ZOA possono essere incoerenti a causa della variabilità nelle letture. Per affrontare questi problemi, lo studio esplora la misurazione dell'escursione ZOA tramite un trasduttore lineare ad alta frequenza posizionato sulla linea ascellare media. Disegno dello studio Partecipanti: 75 pazienti chirurgici elettivi con normale funzione diaframmatica. Criteri di esclusione: funzione polmonare anomala, disfunzione diaframmatica preesistente o BMI > 35 kg/m². Metodi: sono state valutate tre tecniche ecografiche: Escursione DOD: misurata utilizzando un trasduttore curvo da 2–5 MHz. Frazione di ispessimento ZOA: esaminata tramite un trasduttore lineare nel torace laterale. Escursione ZOA: distanza tra fine inspirazione e fine espirazione del punto più alto della ZOA. Risultato primario: tasso di successo nell'acquisizione di viste ecografiche chiare. Risultati secondari: tempo di procedura e correlazione tra i metodi. Risultati principali Elevato tasso di successo per l'escursione ZOA: 100% di successo per entrambi i lati sinistro e destro rispetto al 98.7% (destro) e al 34.7% (sinistro) per l'escursione DOD. L'escursione ZOA non è influenzata dalla stretta finestra acustica che ostacola le valutazioni DOD. Tempi della procedura: tempi mediani per le misurazioni dell'escursione ZOA e DOD […]

Gennaio 2, 2025

eFAST: uno strumento prezioso nella diagnosi dei traumi

L'esteso Focused Assessment with Sonography in Trauma (eFAST) è un prezioso strumento diagnostico per valutare rapidamente i pazienti traumatizzati. Aiuta a identificare condizioni pericolose per la vita come pneumotorace, tamponamento cardiaco e liquido libero intra-addominale, che sono comuni dopo un trauma contundente o penetrante. Utilizzando l'ecografia point-of-care (POCUS), eFAST consente agli operatori sanitari di prendere decisioni rapide sull'assistenza ai pazienti, in particolare al pronto soccorso. Cos'è eFAST? L'esame FAST (Focused Assessment with Sonography in Trauma) è stata una delle prime applicazioni di POCUS e si è concentrato principalmente sulla rilevazione di liquido libero nell'addome. L'esame eFAST amplia questo includendo una valutazione dei polmoni per rilevare pneumotorace o liquido intratoracico, rendendolo uno strumento essenziale per i casi di trauma. Un esame eFAST positivo in un paziente instabile può richiedere un intervento chirurgico immediato per prevenire un ulteriore deterioramento. Indicazioni chiave per eFAST: Pneumotorace: polmone collassato che può causare difficoltà respiratorie. Liquido intratoracico: accumulo di liquido nella cavità toracica. Tamponamento cardiaco: l'accumulo di liquido attorno al cuore porta a una riduzione della gittata cardiaca. Liquido libero intra-addominale: sangue o altro liquido nella cavità addominale, spesso indicativo di emorragia interna. Informazioni essenziali su eFAST eFAST deve essere eseguito come parte del "C" (Circulation and Hemorrhage Control) nell'approccio ABC al trauma. eFAST può essere utilizzato sia per traumi contusivi che penetranti, sebbene la sensibilità nel trauma penetrante migliori con scansioni ripetute. Un esame eFAST positivo può indicare un'emorragia interna significativa o un trauma, che potrebbe richiedere un intervento chirurgico immediato. Anatomia e siti di raccolta del liquido Il liquido intraperitoneale tende ad accumularsi in posizioni anatomiche specifiche a causa della gravità. Questi includono: Tasca di Morrison: tra fegato e rene. Spazio perisplenico: attorno alla milza. Tasca rettovescicale (nei maschi) o tasca rettouterina (nelle femmine): situata nella pelvi, dietro la vescica o l'utero. Tecnica di esame eFAST Configurazione dell'ecografo: Trasduttore: curvilineo o […]

5 Novembre 2024

Rilevazione e gestione della trombosi venosa profonda (TVP): uno studio di caso e le migliori pratiche

La trombosi venosa profonda (TVP) è una grave condizione medica in cui si forma un coagulo di sangue nelle vene profonde, in genere nelle gambe. Se non curata, la TVP può portare a complicazioni pericolose per la vita come l'embolia polmonare (EP). Questo articolo presenta uno studio di caso di un paziente di 52 anni con TVP a seguito di un recente intervento chirurgico ortopedico. Descrive i passaggi per la diagnosi e la gestione di questa condizione utilizzando l'ecografia point-of-care (POCUS) e le linee guida cliniche. Un uomo di 52 anni si è presentato al pronto soccorso con gonfiore e dolore alla gamba sinistra, peggiorati negli ultimi tre giorni. Anamnesi: recente intervento di sostituzione del ginocchio (2 settimane fa) Obesità (BMI 33) Abitudine al fumo (1 pacchetto al giorno per 20 anni) Risultati dell'esame clinico: dolore localizzato ed edema asimmetrico nella gamba sinistra. Scolorimento cutaneo blu-rossastro sul polpaccio. Lieve dispnea (dispnea) e fastidio al torace, che sollevano preoccupazioni sulla potenziale embolia polmonare. Fattori di rischio comuni per la TVP: Interventi chirurgici recenti, in particolare procedure ortopediche Immobilizzazione prolungata Condizioni cardiache Stati di ipercoagulabilità (disturbi della coagulazione del sangue) Fumo, obesità e uso di farmaci contraccettivi Approccio diagnostico: Utilizzo del POCUS per rilevare la TVP Posizionare il paziente: iniziare con il paziente supino con la gamba estesa e ruotata esternamente. Per le valutazioni poplitee (dietro il ginocchio), posizionare la gamba in flessione. 2. Scansione: iniziare dalla piega inguinale con un trasduttore lineare. Eseguire la scansione lentamente e valutare la comprimibilità della vena ogni 1-2 cm lungo le aree femorale e poplitea. 3. Posizioni chiave per il rilevamento di trombi: Vena femorale comune (CFV) Biforcazione della CFV e della vena safena Vena poplitea Prestare particolare attenzione a queste regioni poiché sono siti comuni per la formazione di coaguli. 4. Confermare la TVP: la non comprimibilità della vena è un segno definitivo di TVP. In casi normali, l'applicazione di pressione sulla vena con il trasduttore dovrebbe farla collassare completamente. Se rimane aperta, un trombo […]

Ottobre 22, 2024

Caso di studio: valutazione della funzione diaframmatica mediante ultrasuoni

L'ecografia del diaframma è una tecnica ecografica non invasiva point-of-care (POCUS) utilizzata per valutare la funzione diaframmatica. Questo studio di caso esplora la sua applicazione nella valutazione della disfunzione diaframmatica in un contesto clinico. Presentazione del caso Una donna di 60 anni è stata trasferita in terapia intensiva a seguito di un intervento chirurgico cardiaco elettivo. La sua storia clinica includeva broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e ipertensione. Le complicazioni postoperatorie includevano dipendenza prolungata dal ventilatore e difficoltà a staccarsi dalla ventilazione meccanica. Esame obiettivo La paziente era vigile ma mostrava segni di difficoltà respiratoria, tra cui respiro superficiale e uso dei muscoli accessori. L'auscultazione ha rivelato rumori respiratori ridotti alle basi polmonari. Non c'erano prove di debolezza neuromuscolare manifesta, ma si sospettava una disfunzione diaframmatica. Decisione clinica Dato il sospetto che la disfunzione diaframmatica contribuisse alla difficoltà della paziente a staccarsi dalla ventilazione meccanica, è stata eseguita un'ecografia del diaframma al letto del paziente per valutare la struttura e la funzione del diaframma. Indicazioni per l'ecografia del diaframma Difficoltà nello svezzamento dalla ventilazione meccanica Sospetta paralisi o disfunzione diaframmatica Valutazione postoperatoria dopo interventi chirurgici ad alto rischio Valutazione di disturbi neuromuscolari che influenzano la funzione respiratoria Informazioni essenziali sull'ecografia del diaframma L'ecografia del diaframma fornisce una valutazione dinamica in tempo reale del movimento e dello spessore del diaframma. È una tecnica non invasiva al letto del paziente che offre informazioni immediate sulla funzione diaframmatica. Sebbene integri altre modalità di imaging, l'ecografia del diaframma è particolarmente utile per l'andamento della funzione del diaframma nel tempo. Configurazione dell'ecografo Trasduttore: SCA curvilineo o phased array; lineare per ZOA. Preimpostato: addominale Orientamento: trasversale per SCA e verso la testa per ZOA. Profondità: 12-18 cm per SCA; 1.5-3 cm per ZOA Posizionamento del paziente Posizionare il paziente supino con entrambe le braccia lungo i fianchi. Per un migliore accesso al diaframma, si può utilizzare un leggero decubito laterale o una posizione leggermente eretta, anche se la riproducibilità potrebbe essere inferiore. Punti di riferimento Clavicola: linea medioclavicolare Ascella: linea ascellare anteriore Margine costale: identificare per il posizionamento del trasduttore Processo xifoideo: come punto di riferimento per […]

10 settembre 2024

Caso di studio: rilevamento dell'ipertensione intracranica mediante ecografia doppler transcranica

L'ecografia Transcranial Doppler (TCD) è uno strumento non invasivo utilizzato negli ultrasuoni point-of-care (POCUS) per valutare la dinamica del flusso sanguigno cerebrale. Questo caso di studio esplora l'applicazione del TCD nel rilevamento dell'ipertensione intracranica in un contesto clinico. Presentazione del caso: un maschio di 45 anni si è presentato al pronto soccorso con forte mal di testa, nausea e visione offuscata. L'anamnesi medica includeva ipertensione e un recente trauma cranico dovuto a un lieve incidente stradale. Esame obiettivo: il paziente era cosciente ma mostrava segni di aumento della pressione intracranica (ICP), come papilledema e bradicardia. La valutazione neurologica iniziale non ha mostrato deficit focali. Decisione clinica: dato il sospetto di ipertensione intracranica, è stata eseguita un'ecografia TCD al letto del paziente per valutare rapidamente la dinamica del flusso sanguigno cerebrale e valutare l'aumento della pressione intracranica. Indicazioni per il TCD Ipertensione endocranica Sospetta diagnosi di arresto circolatorio cerebrale Rilevamento di vasospasmo Identificazione dello spostamento della linea mediana Informazioni essenziali sul TCD Il TCD offre informazioni in tempo reale e può essere eseguito al letto del paziente. Non sostituisce le scansioni TC ma fornisce funzionalità di trending e dati immediati. Anatomia funzionale e anatomia della configurazione della macchina: le strutture chiave includono il circolo di Willis e le arterie intracraniche. Il piano mesencefalico è fondamentale per la valutazione vascolare. Impostazione della macchina: Trasduttore: Phased array Preimpostazione: Transcranico (o cardiaco) Orientamento: Indicatore di indice verso l'osso frontale/profondità orbitale: 15 cm Posizionamento del paziente: Paziente posizionato supino con la testata del letto sollevata a 30 gradi. I punti di riferimento includono l'orecchio e l'articolazione temporo-mandibolare. Trasduttore posizionato 2-3 cm sopra l'articolazione temporo-mandibolare a livello dell'osso temporale. Piano di scansione: Piano mesencefalico: visualizza l'arteria cerebrale media (MCA) con flusso rosso verso il trasduttore. Utilizzare il Doppler a onde pulsate per misurare la velocità del flusso sanguigno cerebrale. Valutazione utilizzando l'indice di pulsatilità TCD (PI): calcolato utilizzando la formula: PI = (PSV – EDV)/ MFV Dove PSV è la velocità sistolica di picco, EDV è la velocità telediastolica e MFV […]

28 Agosto 2024

Ultrasuoni carotidei per prevedere la reattività ai liquidi nei pazienti ventilati meccanicamente

Una valutazione accurata dello stato dei fluidi nei pazienti intubati e critici è fondamentale per una gestione efficace del paziente. Sia l’ipovolemia che il sovraccarico di liquidi possono portare a esiti avversi. Valutare la reattività ai liquidi, identificando i pazienti che trarranno beneficio dalla somministrazione di volume, è essenziale in questi contesti. L’ecografia carotidea è emersa come un metodo nuovo e non invasivo per prevedere la reattività ai fluidi. Questa revisione sistematica mira ad aggiornare la letteratura sull'accuratezza dell'ecografia carotidea nel predire la reattività ai fluidi nei pazienti ventilati meccanicamente. L'ecografia carotidea, nota anche come ecografia duplex carotidea, è una tecnica di imaging non invasiva utilizzata principalmente per valutare la struttura e la funzione delle arterie carotidi. Queste arterie, situate su entrambi i lati del collo, sono vitali poiché forniscono sangue al cervello, al collo e al viso. L'ecografia carotidea combina gli ultrasuoni tradizionali con l'ecografia Doppler per visualizzare le arterie carotidi e valutare il flusso sanguigno. Negli ultimi anni, l’ecografia carotidea è emersa come un nuovo strumento per valutare la reattività ai fluidi nei pazienti critici. La reattività ai fluidi si riferisce alla capacità del sistema cardiovascolare di un paziente di rispondere alla somministrazione di liquidi con un aumento significativo del volume sistolico. Ciò è particolarmente importante nella gestione dei pazienti nelle unità di terapia intensiva (ICU) o sottoposti a interventi chirurgici importanti. Meccanismo Carotid Doppler Peak Velocity (CDPV): misura la velocità di picco del flusso sanguigno attraverso l'arteria carotide. Le variazioni del CDPV possono indicare variazioni della gittata cardiaca e della gittata sistolica in risposta alla somministrazione di liquidi. Tempo di flusso corretto (FTc): valuta il tempo impiegato dal sangue per fluire attraverso l'arteria carotide, corretto per la frequenza cardiaca. L'FTc può fornire informazioni sullo stato di riempimento del cuore e sulla reattività dei fluidi. META-ANALISI DELLA LETTERATURA ATTUALE Parametri ed esiti dell'ecografia carotidea Parametri comuni: Tempo di flusso corretto (FTc) Variazione della velocità di picco Doppler carotideo (∆CDPV) Variazione dell'integrale velocità-tempo dell'arteria carotide (∆CAVTI) Misure comuni della gittata cardiaca: ecocardiografia transtoracica ( TTE) PiCCO […]

Luglio 23, 2024

Lo studio ecografico gastrico identifica i parametri chiave

Una recente meta-analisi sottolinea l’importanza dell’ecografia gastrica nella pratica anestetica, in particolare per valutare il rischio di aspirazione polmonare dovuta al contenuto gastrico. Questo studio mira a stabilire un limite superiore affidabile per l’area e il volume antrale gastrico normale negli adulti a digiuno, fornendo parametri di riferimento cruciali per una gestione più sicura dell’anestesia. Lo studio ha analizzato i dati di 12 studi primari condotti tra gennaio 2009 e dicembre 2020, che comprendevano 1,203 soggetti. Ha determinato che il 95° percentile per l'area della sezione trasversale antrale (CSA) è di 9.9 cm² e per il volume gastrico è di 2.3 ml/kg. Questi valori forniscono un punto di riferimento critico per identificare i pazienti a rischio di aspirazione. Distribuzione dei valori dell'area della sezione trasversale misurata nella posizione di decubito laterale destro (a sinistra) e del volume gastrico (a destra) per tutti i pazienti. La linea blu indica la mediana e la linea rossa indica il valore del 95° percentile basati rispettivamente sul metodo Harrell-Davis e sul metodo bootstrap. CSA, area della sezione trasversale. Storicamente, la soglia per un elevato rischio di aspirazione è stata fissata a un volume gastrico di 0.8 ml/kg, sulla base di studi sugli animali. Tuttavia, questa meta-analisi rivela che questa soglia è eccessivamente conservativa. I risultati suggeriscono che il volume gastrico medio negli adulti a digiuno è di circa 0.6 ml/kg, con il 95° percentile che raggiunge 2.3 ml/kg. I risultati dello studio sono significativi per la pratica clinica. Suggeriscono che un’area antrale gastrica di 10 cm² nella posizione di decubito laterale destro può servire come limite superiore pratico per i pazienti a digiuno. Inoltre, i dati indicano che un grado antrale pari a 0 o 1 (che indica uno stomaco vuoto o quasi vuoto) è correlato con una probabilità del 98% di avere un volume gastrico inferiore al 95° percentile, riducendo così significativamente il rischio di aspirazione. Questa ricerca sottolinea l'utilità dell'ecografia gastrica come strumento non invasivo per valutare il contenuto gastrico al capezzale, soprattutto quando il […]

18 Giugno 2024

Studio di caso: monitoraggio della paresi del nervo frenico con POCUS dopo anestesia regionale

Un paziente maschio di 52 anni con una storia di lunga data di lussazioni croniche della spalla si è presentato per un intervento chirurgico artroscopico elettivo alla spalla. Data la sua storia di instabilità ricorrente della spalla, il team chirurgico ha previsto un significativo dolore postoperatorio, che li ha portati a pianificare un blocco del plesso brachiale interscalenico per l'analgesia postoperatoria. Questo tipo di blocco, frequentemente utilizzato per la chirurgia della spalla, è noto per il suo efficace sollievo dal dolore mediante l'anestesia dei nervi che innervano la spalla. Tuttavia, un effetto collaterale comune del blocco interscalenico è la paresi del nervo frenico, che può causare disfunzione o paralisi diaframmatica. Informazioni sulla paresi del nervo frenico Il nervo frenico è responsabile dell'innervazione del diaframma, il muscolo principale coinvolto nella respirazione. A causa della stretta relazione anatomica tra il nervo frenico e lo spazio interscalenico, esiste un rischio significativo che il nervo possa essere interessato durante il blocco, con conseguente paralisi diaframmatica. Questa complicazione, sebbene solitamente temporanea, può ridurre la capacità respiratoria del paziente e causare disagio, soprattutto nei pazienti con patologie polmonari preesistenti o obesità. In questo caso, per gestire in modo proattivo il rischio di complicanze respiratorie, è stata utilizzata l'ecografia point-of-care (POCUS) per monitorare la funzionalità del diaframma del paziente prima e dopo il blocco. Valutazione preoperatoria del diaframma Prima che il blocco venisse somministrato, il team di anestesia ha utilizzato l'ecografia del diaframma per valutare la funzionalità basale del diaframma. La vista sottocostale è stata selezionata come finestra di scansione primaria, che consente una chiara visualizzazione dell'escursione diaframmatica (il movimento del diaframma durante il ciclo respiratorio). Osservazione basale: prima del blocco, sono state misurate escursioni di 1 cm durante la respirazione superficiale, indicando che il diaframma del paziente stava funzionando correttamente. Questa misurazione basale è fondamentale per il confronto con la funzionalità postoperatoria per identificare eventuali potenziali cambiamenti. Monitoraggio postoperatorio del diaframma Dopo la somministrazione del blocco interscalenico e il completamento con successo dell'intervento chirurgico, è stata nuovamente utilizzata la POCUS per valutare eventuali cambiamenti nel diaframma […]

16 Maggio 2024

Nuovo corso POCUS: Ecografia del diaframma

La disfunzione del diaframma può derivare da diverse cause, ma per gli operatori dell'anestesia regionale, una delle più note è il blocco interscalenico. Questo blocco, comunemente utilizzato per gli interventi chirurgici alla spalla, può inavvertitamente influenzare il diaframma, causando una disfunzione sul lato bloccato. Una valutazione immediata e non invasiva della funzionalità del diaframma è fondamentale per garantire un'assistenza ottimale al paziente in questi casi. Siamo lieti di annunciare il lancio del nostro nuovissimo corso nell'app Point-of-Care Ultrasound (POCUS): Diaphragm Ultrasound. Questo corso è progettato per fornire agli operatori sanitari le competenze per valutare la funzionalità del diaframma al letto del paziente in modo rapido e accurato. Punti salienti del corso: Oltre 30 illustrazioni e animazioni originali: ogni lezione contiene elementi visivi di alta qualità, migliorando la comprensione delle tecniche di ecografia del diaframma. Approccio pratico all'apprendimento: guide passo passo, dall'impostazione della macchina all'interpretazione, garantiscono un'esperienza pratica nella valutazione del diaframma. Tecniche non invasive: apprendi approcci non invasivi immediatamente applicabili in contesti clinici per la valutazione della funzionalità del diaframma. Questo corso fornisce informazioni di base essenziali insieme a competenze pratiche per comprendere appieno l'anatomia del diaframma, la sua funzionalità e la sua importanza nella pratica medica. Che tu ti stia preparando per un intervento chirurgico, monitorando i pazienti postoperatori o gestendo lo svezzamento dal ventilatore in terapia intensiva, questo corso copre tutto. Perché la valutazione del diaframma è importante? L'ecografia del diaframma sta diventando sempre più rilevante in vari contesti clinici grazie alla sua natura non invasiva, alla facilità d'uso e all'accuratezza. Svolge un ruolo fondamentale in: Valutazione preoperatoria di pazienti a rischio di danno al nervo frenico. Monitoraggio postoperatorio dopo interventi chirurgici ad alto rischio, come procedure cardiotoraciche o addominali superiori. Terapia intensiva, in particolare nello svezzamento ventilatorio per valutare l'atrofia del diaframma o prevedere uno svezzamento difficile. Valutazione di disturbi neuromuscolari o malattie respiratorie che possono avere un impatto sulla funzionalità del diaframma. Obiettivi di apprendimento Al termine di questo corso, gli studenti saranno in grado di: comprendere l'anatomia e la fisiologia del diaframma. Identificare le strutture chiave del diaframma tramite ultrasuoni. Eseguire valutazioni dinamiche della funzione diaframmatica. Riconoscere […]

25 aprile 2024

Valutare lo stato dei fluidi in terapia intensiva: il ruolo del POCUS

Un paziente di 72 anni è stato ricoverato nell'Unità di Terapia Intensiva (ICU) per il monitoraggio dopo una lesione cerebrale traumatica. Il paziente è completamente sedato, ventilato e necessita di norepinefrina per mantenere un'adeguata pressione di perfusione cerebrale. Non ha comorbilità gravi e l'ecografia cardiaca focalizzata ha mostrato una normale funzione biventricolare e valvole. Il paziente è piuttosto ipoteso e lei ha dubbi se sia il caso di somministrare liquidi IV. Ecco come è possibile utilizzare POCUS per valutare lo stato dei fluidi: ottenere una visione chiara della vena cava inferiore (IVC) utilizzando la vista IVC. Utilizzare la modalità M 2 cm distalmente alla sua giunzione con l'atrio destro o 1 cm distalmente alla vena epatica. Innanzitutto, valutare il diametro dell'IVC. La dimensione è compresa tra 1.5 e 2.5 cm. In secondo luogo, valutare il diametro minimo e il diametro massimo con la modalità M. Calcolare l'indice di distensibilità: (diametro max. (Dmax) – diametro min. (Dmin))/min. diametro (Dmin) Se è >18%, questo paziente potrebbe trarre beneficio dalla somministrazione di liquidi. Trasforma la tua pratica con la potenza di POCUS utilizzando l'app POCUS di NYSORA. Migliora le tue competenze, amplia le tue capacità diagnostiche e fornisci un'assistenza eccezionale ai pazienti. Sperimenta la differenza oggi stesso: scarica l'app QUI.

11 aprile 2024

Affrontare l'insufficienza respiratoria acuta: come POCUS aiuta a escludere la trombosi venosa profonda

Un paziente maschio di 58 anni con dispnea acuta viene valutato al pronto soccorso utilizzando il protocollo BLU. La scansione non rivela alcuna patologia polmonare significativa (profilo A), ma suggerisce la considerazione di una trombosi venosa profonda (TVP). Questa valutazione rapida aiuta a rilevare la TVP per prevenire potenziali complicazioni come l'embolia polmonare. Ecco come eseguire una scansione POCUS DVT: Posizionare il paziente supino con la gamba in estensione ed esorazione. Iniziare la scansione a livello della piega inguinale con un trasduttore lineare. Per la posizione poplitea, la gamba è flessa per consentire la scansione della fossa. Eseguire lentamente la scansione distale e valutare la comprimibilità ogni 1-2 cm. È impossibile comprimere una vena trombizzata. 4. Prestare particolare attenzione ai 5 punti chiave della visualizzazione poiché è più probabile che questi puntino la visualizzazione dei coaguli. Vena femorale comune. Biforcazione della vena femorale comune e della vena safena. Biforcazione della vena femorale comune e della vena perforante laterale. Biforcazione della vena femorale superficiale e della vena femorale profonda. Vena poplitea. 5 punti di scansione chiave per la visualizzazione della TVP. CFV, vena femorale comune; GSV, vena grande safena; SFA, arteria femorale superficiale; DFA, arteria femorale profonda; SFV, vena femorale superficiale; DFV, vena femorale profonda; PA, arteria poplitea; PV, vena poplitea. Trasforma la tua pratica con la potenza di POCUS utilizzando l'app POCUS di NYSORA. Migliora le tue competenze, amplia le tue capacità diagnostiche e fornisci un'assistenza eccezionale ai pazienti. Sperimenta la differenza oggi stesso: scarica l'app QUI.

28 Marzo 2024

Padroneggia le tue abilità diagnostiche di emergenza in movimento!

Essenziali
Vascolare
Polmone
Addominale
Cardiaco
Renale
eFAST

POCUS sta diventando lo strumento decisionale più affidabile per la diagnostica nella medicina d'urgenza e in terapia intensiva. L'app POCUS ti aiuta a padroneggiarlo alle tue condizioni.

Conversazione con il dottor Ray

Recentemente abbiamo collaborato con il Dr. Ray su POCUS. È anestesista e medico di terapia intensiva e spiega che il passaggio dall'anestesia regionale alla POCUS è un passaggio naturale che cambia notevolmente la tua pratica. Pertanto, abbiamo progettato insieme un'app per fornire agli operatori sanitari una guida avanzata su POCUS ovunque vadano. Ci siamo seduti con lui per discutere di POCUS, della sua storia e del ruolo di NYSORA nella pubblicazione dell'app.

Domande frequenti

L'ecografia point-of-care (POCUS) si riferisce all'uso di dispositivi ecografici (portatili) al capezzale o al punto di cura per fornire immagini diagnostiche in tempo reale. A differenza degli ultrasuoni tradizionali, che vengono eseguiti in reparti di imaging dedicati, POCUS consente agli operatori sanitari di valutare rapidamente i pazienti e guidare il processo decisionale clinico direttamente al letto del paziente.

Sebbene sia l'ecografia che l'ecografia point-of-care (POCUS) utilizzino la stessa tecnologia di imaging, differiscono nella loro applicazione e impostazione. L'ecografia tradizionale prevede in genere appuntamenti programmati in reparti specializzati di imaging, mentre la POCUS viene eseguita dagli operatori sanitari direttamente al capezzale del paziente o al punto di cura per fornire informazioni diagnostiche immediate e guidare le decisioni terapeutiche in tempo reale.

L'obiettivo dell'ecografia point-of-care (POCUS) è ​​facilitare un rapido processo decisionale clinico fornendo informazioni diagnostiche in tempo reale direttamente al letto del paziente. Consente agli operatori sanitari di valutare rapidamente i pazienti, guidare gli interventi, monitorare le risposte al trattamento e accelerare la cura del paziente, in particolare in situazioni critiche o di emergenza.

I quattro tipi principali di tecniche di scansione ad ultrasuoni sono:
- Ecografia in modalità B: produce immagini bidimensionali in scala di grigi per visualizzare le strutture anatomiche.
- Ecografia Doppler: valuta il flusso sanguigno rilevando i cambiamenti nella frequenza delle onde sonore riflesse dalle cellule del sangue in movimento.
- Ecografia Color Doppler: combina l'imaging in modalità B con la tecnologia Doppler per visualizzare la direzione e la velocità del flusso sanguigno, generalmente rappresentate a colori.
- Ecografia Power Doppler: è più sensibile nel rilevare il flusso sanguigno rispetto al color Doppler, ma non fornisce informazioni sulla direzione e sulla velocità del flusso sanguigno.
- Ecografia Doppler spettrale: un modo per visualizzare il principio Doppler mediante picchi grafici.
- Ecografia in modalità M: visualizza il movimento nel tempo, spesso utilizzata per valutare la funzione cardiaca e la frequenza cardiaca fetale.

L'ecografia point-of-care (POCUS) può essere eseguita da vari operatori sanitari, tra cui medici, infermieri, assistenti medici, paramedici e altro personale qualificato con certificazione o formazione adeguata nell'imaging ecografico. Un'istruzione e una formazione adeguate sono essenziali per garantire competenza e sicurezza durante l'esecuzione del POCUS.

L'ecografia point-of-care (POCUS) viene utilizzata in varie specialità mediche per facilitare la diagnosi, il trattamento e la gestione del paziente. Alcune specialità che comunemente utilizzano POCUS includono medicina d'urgenza, terapia intensiva, medicina interna, anestesia, ostetricia e ginecologia, chirurgia, cardiologia e cure primarie. POCUS è inoltre sempre più integrato nelle cure preospedaliere e nei luoghi di infortunio da parte di paramedici e tecnici medici di emergenza.

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