
Ictus occulti in pazienti anziani dopo chirurgia non cardiaca
Uno studio pubblicato Anestesiologia (Marzo 2025) rivela che colpi nascosti—piccoli infarti cerebrali asintomatici—si verificano molto più spesso del previsto nei pazienti anziani dopo un intervento chirurgico non cardiaco, in particolare neurochirurgico.
Principali takeaways
- Incidenza: l'11.9% dei pazienti di età pari o superiore a 60 anni ha avuto ictus nascosti dopo l'intervento chirurgico.
- Nessun ictus evidente: nessuno ha mostrato sintomi evidenti di ictus.
- conseguenze:
- Delirio: Il 23% dei pazienti con ictus occulto ha manifestato delirio, contro l'11% senza.
- Declino cognitivo a lungo termine: Il rischio raddoppia un anno dopo l'intervento.
- Gruppo ad alto rischio: i pazienti neurochirurgici hanno avuto il tasso più alto di ictus (16.3%).
Cosa sono gli ictus nascosti?
- Definizione: Infarti cerebrali visibili alla risonanza magnetica, ma senza segni neurologici esterni.
- Importanza: correlato a futuri ictus, declino cognitivo e mortalità.
Punti salienti dello studio (studio PRECISION)
- A chi e' rivolto: 934 pazienti, età ≥60, sottoposti a interventi chirurgici non cardiaci (per lo più resezioni di tumori cerebrali).
- Metodi:
- Risonanza magnetica entro 7 giorni dall'intervento chirurgico.
- Test cognitivi prima dell'intervento e a 3 mesi e 1 anno.
- Monitorato per il delirio postoperatorio.
Risultati primari e secondari
Il risultato principale:
- Incidenza cumulativa di ictus occulto: 111 su 934 (11.9%).
Risultati secondari:
- Delirium postoperatorio: 12.5% dei pazienti.
- Declino neurocognitivo:
- 3 mesi: 19.7%.
- 1 anno: 18.8%.
- Associazione:
- Ictus occulto → probabilità di delirio 2.18 volte maggiori.
- Ictus nascosto → probabilità 2.33 volte maggiori di declino cognitivo a lungo termine.
Osservazioni degne di nota
- Caratteristiche della lesione:
- Diametro medio: 7 mm.
- Volume medio: 185 mm³.
- Il 77% dei pazienti neurochirurgici aveva infarti acuti multipli.
- Localizzazioni predominanti: lobo frontale (60%), gangli della base, lobo parietale.
- Dominanza neurochirurgica:
- Il 66% degli interventi chirurgici sono stati craniotomie per resezioni tumorali.
- Impatto del ricovero in terapia intensiva:
- Nessuna differenza significativa nell'incidenza del delirio tra pazienti ricoverati in terapia intensiva e pazienti non ricoverati in terapia intensiva.
Raccomandazioni pratiche per i medici
- Stratificazione del rischio preoperatorio:
- Valutare età, fragilità, classificazione ASA, anamnesi di ictus.
- Monitoraggio postoperatorio:
- Implementare uno screening di routine tramite risonanza magnetica per i pazienti ad alto rischio.
- Protocolli di valutazione cognitiva:
- Utilizzare strumenti convalidati (MMSE, MoCA) sia in fase pre- che post-operatoria.
- Considerare l'uso di steroidi:
- Valutare i benefici dei corticosteroidi preoperatori, in particolare nei contesti neurochirurgici.
- Assistenza postoperatoria multidisciplinare:
- Coinvolgimento precoce dei team di neurologia e riabilitazione cognitiva nei pazienti in cui è stato rilevato un ictus nascosto.
Conclusione
Gli ictus nascosti sono comuni, sottodiagnosticati e clinicamente importanti. Riconoscerli e affrontarli può migliorare il recupero chirurgico e la salute del cervello nei pazienti anziani.
Riferimento: Cui Q, Zhao W, Chen H, et al. Ictus perioperatori nascosti in pazienti anziani sottoposti a chirurgia non cardiaca (PRECISION): un'analisi di coorte prospettica. Anestesiologia. 2025;142(3):443-453.
Per maggiori informazioni sugli ictus nascosti, consulta gli aggiornamenti sull'anestesia sul NYSORA App assistente anestesia.
Ottieni l'accesso ad algoritmi di gestione passo dopo passo, alle ricerche più recenti e ad approfondimenti sottoposti a revisione paritaria, il tutto in un unico posto. Scarica l'app oggi stesso e scopri il futuro della formazione e del processo decisionale in ambito anestesiologico.